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Fai il tagliando ai tuoi conti correnti!

Ormai è appurato che la quasi totalità delle banche applica sui conti correnti interessi usurai. Fino a qualche anno fa il cittadino aveva paura di proporre azione giudiziaria alla propria banca temendo revoca dei fidi, mutui etc. Da orami 5 anni si sono appurate con sentenza le illegalità delle banche che subito provvedono a pagare le somme illegalmente sottratte.

Il Codacons Caserta ha ottenuto per tanti consumatori la restituzione di questi importi. Occorre solo una piccola spesa per la redazione di un’apposita perizia.

C’è da considerare che in 10 anni su mutui, fidi etc. le cifre sottratte possono superare i €150.000,00, come già accaduto, ed in virtù del fatto che il sistema bancario è praticamente interdetto ai cittadini, non c’è da temere alcuna ritorsione.

Pertanto vieni al Codacons Caserta e fai il tagliando a tutti i tuoi conti correnti ed a tutti i contratti bancari degli ultimi 10 anni. Occorre chiaramente che la documentazione sia completa. Se non ne sei ancora in possesso, inizia a richiederla alla tua banca

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Le multe per mancata comunicazione dei dati del conducente

VARCO ATTIVO - VARCO NON ATTIVO

Il Comune di Caserta già dall’inizio degli anni duemila era salito alla ribalta delle cronache nazionali per l’incredibile numero di multe elevate ai cittadini casertani grazie ai traffiphot, ovvero quegli infernali dispositivi applicati sui semafori che consentivano l’immediata contravvenzione a chi fosse passato con il rosso.

Questa l’intenzione. La realtà fu invece che si accertò che la durata del segnale giallo non era pari ai dovuti 5-6 secondi ma bensì ridotta illegalmente ai 3,5 -3,9 secondi. Questa semplice riduzione di tempo costò ai cittadini casertani un numero incredibile di multe. Oltre a ciò la beffa perché le sanzioni inflitte erano per il 70% incassate non dal Comune ma dalle società che avevano installato gli infernali dispositivi.

Dopo molti esposti presentati dal Codacons Caserta e centinaia di migliaia di multe elevate, il Comune di Caserta, onde evitare processi penali così come accaduto per altri 14 Comuni della Provincia, ha disinserito i traffiphot.

Sembrava che potesse iniziare un nuovo corso, una nuova trasparenza nei rapporti tra il Comune ed i cittadini ed invece l’Ente se ne è inventata un’altra: VARCO ATTIVO – VARCO NON ATTIVO. Tale dizione non è presente nel codice della strada. Si tratta di una formula ambigua per indurre in errore il cittadino ed elevargli una salata contravvenzione pari a € 80,00. Questa volta il Comune di Caserta non è l’inventore di questa ennesima truffa ai cittadini in quanto ha copiato da altri Comuni quali quelli di Roma, Gaeta, Perugia etc. Tanti sono i cittadini che si sono rivolti alla nostra associazione per far rilevare l’inganno ricevuto. È chiaro che leggendo la scritta VARCO ATTIVO - VARCO NON ATTIVO qualunque persona di media intelligenza o come cita il codice, qualunque “buon padre di famiglia” ritenga che il passaggio della propria autovetture nella ztl sia legittimo. Invece no, l’inganno è clamoroso ed è l’ennesimo torto che noi casertani ci ritroviamo a sopportare.

Caro Sindaco Del Gaudio, ci appelliamo al Suo buon senso ed alla Sua invocazione alla trasparenza degli atti amministrativi che ha lanciato nella campagna elettorale che l’ha vista eletto affinché:

A) Modifichi la dizione sostituendo “VARCO ATTIVO - VARCO NON ATTIVO” con una dizione conforme al codice della strada;

B) Evidenzi, così come in tutti i varchi delle ztl presenti nel 99% delle città d’Italia con cartelloni alti almeno un metro, posti in luoghi visibili, l’esistenza della ztl e del suo regolamento.

Siamo certi che il nostro Sindaco interverrà al più presto e non ci farà ripercorrere i tempi bui trascorsi durante i quali il Comune di Caserta risultò al primo posto in Italia per contravvenzioni elevate.

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AZIONE LEGALE PER STORNO E/O RIMBORSO

AZIONE LEGALE PER STORNO E/O RIMBORSO IMPORTI RICHIESTI DA SOCIETA' PER ATTIVAZIONE SERVIZI TELEFONICI CON CONSENSO VOCALE

A seguito di attivazione di servizi telefonici "Voce e ADSL" con consenso vocale prestato dall'utente/consumatore, Tizio -nonostante MAI abbia sottoscritto alcun contratto telefonico con la società Gamma per acquisto di prodotti e/o servizi della stessa - riceveva presso la propria abitazione la proposta di contratto (da sottoscrivere e spedire alla società: Tizio MAI ha sottoscritto e spedito la predetta proposta di contratto) e fatture con richieste di pagamento per SERVIZI MAI RICHIESTI ED USUFRUITI.

La delibera AGCOM (che ha valore vincolante per gli operatori ) parla chiaro circa gli obblighi da rispettare nella comunicazione di offerta di sottoscrizione di servizi tramite telefono:"L'Autorità ha stabilito che il modulo firmato ha validità ai fini dell'attivazione dei servizi richiesti dall'utente e della risoluzione delle controversie; pertanto, l'operatore è tenuto ad attendere la ricezione del modulo firmato prima di dar seguito alla richiesta di attivazione dell'utente."

Nel caso di specie non vi è utente della società Gamma nè accordo o contratto con cui una delle parti contraenti abbia dato assenso: onde è inesistente per assenza di accordo.

La società è stata ritenuta colpevole per aver posto in essere una pratica commerciale sleale, nonchè per aver assunto un atteggiamento omissivo nel controllo dei propri operatori e funzionari addetti alle vendite ed emissione di fatture e Tizio ha ottenuto lo storno e /o il rimborso degli importi richiesti dalla società per l'attivazione dei predetti servizi telefonici e risarcimento pari ad € 250,00.

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CONDANNATA UNA SOCIETA’ DI RECUPERO CREDITI PER STALKING

CONDANNATA UNA SOCIETA’ DI RECUPERO CREDITI AD UN RISARCIMENTO DI €.300,00 PER LO STALKING PRATICATO NEI CONFRONTI DI UN CONSUMATORE

 

Da qualche anno, le grandi società affidano il recupero dei propri crediti ad appositi studi legali o società che, con mezzi illegali e illegittimi, perseguitano i consumatori. Questo fenomeno è stato più volte denunciato dal Codacons Caserta per violazione della privacy, comportamenti scorretti etc.

Ora finalmente una pronuncia che ribadisce i comportamenti illegali ma soprattutto indennizza il consumatore.

A seguito di accordo e/o pagamento versato per importi richiesti da società erogatrici di servizi di telefonia, energia elettrica, gas per consumi effettuati e non, Caia ha continuato a ricevere a mezzo fatture richieste di pagamento da parte delle predette società per importi già pagati e/o stornati, comportando un aggravio di ingiustificate ma soprattutto illegittime voci di spesa a carico della stessa.

Difatti la società Tizio, nella qualità di intermediario finanziario avente l’incarico dalla società di gestire e recuperare il “presunto”credito vantato nei confronti della Sig.ra Caia inoltrava e-mail allegando fattura con richiesta di pagamento e persistenti telefonate “con intimidazioni”.

La società è stata ritenuta colpevole dal Giudice di Pace di Caserta per aver assunto un atteggiamento omissivo nel controllo dei propri operatori e funzionari addetti alle emissioni di fatture di richieste di pagamento e Caia ha ottenuto lo storno dell’importo ulteriormente richiesto e risarcimento pari ad €.300,00.

 

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Sanità - Class Action

Parte anche a Caserta la prima grande class action italiana, destinata a tutelare i migliaia di medici che si sono specializzati negli anni dal 1982 al 1991 e non hanno avuto circa 40.000 euro ciascuno che la legge europea gli attribuiva come diritto assoluto. Contattando la sede provinciale dell’associazione per la tutela e la difesa dei consumatori, presieduta dall’avvocato Maurizio Gallicola, i professionisti casertani potranno conoscere tutte le notizie utili per aderire alla class action.

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