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BUONI FRUTTIFERI POSTALI – SERVIZIO DI CONSULENZA CODACONS CASERTA

Il Codacons Caserta da circa due anni affronta con successo la questione relativa ai buoni fruttiferi postali riscossi negli ultimi dieci anni. Per tali buoni si ricordi  che il Ministero del Tesoro ha applicato minori interessi, addirittura ai cittadini è stato sottratto oltre il 50% del dovuto  in spregio all’orientamento sancito dalla Suprema Corte di Cassazione a sezione unita. Pertanto si può recuperare il 50% di quanto incassato. Il Codacons Caserta attiva da oggi un servizio di consulenza in favore dei consumatori onde verificare se per i buoni incassati i cittadini hanno riscosso somme tra il 40% ed il 50% di quelle dovute, tale servizio è gratuito. Pertanto vi invito a contattare il Codacons per verificare se le Poste S.p.A. vi hanno illegittimamente sottratto denaro. Indicando la data di emissione, la serie e la scadenza del buono vi diremo se è possibile recuperare le somme indicandovi gli importi direttamente da Poste S.p.A., tutto questo gratuitamente. Nel frattempo consiglio ai possessori dei buoni di: 1) fotocopiare i titoli e conservarli; 2) incassare le somme; 3) farsi rilasciare dalla poste l’apposito prospetto di liquidazione; 4) ricordarsi che la prescrizione è decennale, pertanto l’azione è possibile per tutti i titoli incassati dal 01/01/2005 ad oggi.

 

 

 

                                                                                                                                                                                                                            Avv. Maurizio Gallicola

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CESSIONE DEL QUINTO – RECUPERO IMPORTI DELL’ASSICURAZIONE

Ancora una vittoria del Codacons Caserta che per primo in Italia ha ottenuto la sentenza inerente al recupero dei premi assicurativi in caso di rinegoziazione del finanziamento. Questo è il fatto: Un dipendente pubblico ha ottenuto un finanziamento di 20.000,00 € per dieci anni con  cessione del quinto. Dopo il quinto anno ha rinegoziato il finanziamento sottoscrivendo quindi una nuova assicurazione per un conto di  € 1.800,00. Orbene avendo utilizzato il finanziamento per soli cinque anni ed essendo stato stipulato un nuovo contratto con la relativa nuova assicurazione, il Codacons ha iniziato il giudizio per la somma di € 900,00 pagata dal dipendente ma non utilizzata. Il Giudice ha sancito la restituzione di € 900,00 oltre interessi in favore dell’attore. Pertanto, chiunque abbia rinegoziato  un finanziamento o un mutuo può richiedere la restituzione per gli anni di assicurazione non utilizzati. Quindi per coloro che rientrano in questa casistica, verificate gli importi pagati dall’assicurazione e venite al Codacons per chiedere la restituzione.

 

 

 

Avv. Maurizio Gallicola

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CODACONS CASERTA IN FAVORE DEI CONSUMATORI

Il Codacons di Caserta dopo anni di successi avuti in campo Tributario  contro Equitalia, Pubbliservizi ed altre concessioni, ha avviato un servizio più completo in favore dei consumatori attinente le materie Tributarie.

Infatti se hai ricevuto:

  • un avviso di accertamento;

  • un avviso di liquidazione del tributo;

  • un’iscrizione i ipoteca o un fermo amministrativo di beni mobili registrati;

  • un provvedimento relativo a operazioni catastali;

  • un rifiuto espresso o tacito della restituzione di tributi, sanzioni pecuniarie e interessi non dovuti;

  • un atto relativo al diniego o la revoca di agevolazioni o il rigetto di domande di definizione agevolata di rapporti tributari;

in ogni caso puoi rivolgerti alla nostra sede per ogni tipo di assistenza relativa a contenziosi tributari contro l’Agenzia delle Entrate aventi ad oggetto imposte sui redditi (IRPEF, IRES e imposte sostitutive), IVA, IRAP, imposta di registro, imposta ipotecaria e catastale, imposta sulle successioni e donazioni, imposta di bollo, tributi regionali, comunali (IMU, TASI, TARI, TARSU, ecc…) e provinciali, sanzioni tributarie, interessi, ecc…

Rivolgiti all’esperienza decennale e sempre vittoriosa del Codacons Caserta.

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Codacons per Allianz

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BLACK OUT - RINGRAZIAMENTI

BLACK OUT - RINGRAZIAMENTI

 

“Gentilissimo Avv. Gallicola, Le faccio i complimenti per come ha affrontato il giudizio black out Enel. Nella mia città siamo in tanti ad aver ricevuto la mora della Smartp@per e Lei è stato l’unico che ha spiegato (ho letto il suo articolo) in maniera chiara ed esauriente ciò che è accaduto dal punto di vista legislativo dal 2003 ad oggi. Inoltre ha adottato un linguaggio comprensibile per qualsiasi comune mortale. Mi sono rivolta ad altri avvocati e con fiumi di paroloni non sono stati per niente costanti. Ce ne fossero di persone rette, oneste, sincere e preparate come Lei.

Spero che gli avvocati patrocinatori del black out partecipino alla riunione da Lei indetta in modo da seguire una linea comune e magari prendere da Lei un po’ della sua onestà”.

 

 

RINGRAZIAMENTI

Questa è una delle decine e decine di ringraziamenti che ho ricevuto negli ultimi mesi a seguito delle vicende black out. Mio padre mi ha insegnato che l’obbligo professionale assunto con il singolo cliente è un obbligo morale che va al di là del solo calcolo economico. Per questo motivo non ho mai abbandonato nessuno dei miei assistiti anche se ciò mi è costato di salute, di soldi e di tempo. Però uno solo non basta, occorre per evitare che si ripetano questi immorali episodi: 1) che gli avv.ti dei consumatori si uniscano e collaborino tra di loro; 2) che anche il consumatore prenda posizione nei confronti di una società come l’Enel che ingannano i proprio clienti. Solo così si può sperare in un ritorno alla normalità sia in questa vicenda sia per la nostra distrutta Italia.

 

Caserta, lì 06/11/2014

Avv. Maurizio Gallicola

Responsabile Codacons Caserta

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Black out dov’era la Federconsumatori Basilicata all’epoca del black out?

Leggo il commento della Federconsumatori Basilicata sul caso  black-out e rimango basito. Infatti secondo tale associazione la colpa di quanto sta accadendo è solo di “ sedicenti avvocati” che hanno strumentalizzato i clienti. Se questo è accaduto nell’ 1 o 2% dei casi, nel resto del 98% esistono tanti avvocati che si sono impegnati con professionalità su di una vicenda che doveva raccogliere l’unanimità di consensi e di sostegno da parte di tutte le associazioni di consumatori d’Italia che invece sul problema sono risultate latitanti. Infatti precisa con chiarezza la Carta di Servizi di Enel Distribuzione spa che in caso di interruzione di energia elettrica dovuta per più di sei ore è previsto un’indennizzo di € 25,00 addebitato sulla fattura successiva. Ciò è appunto accaduto il 26-09-2003. La stessa società ha fatto pervenire ai Comuni, Patronati e associazioni di consumatori, i moduli per la richiesta di rimborso. Questa è già la prima vergogna in quanto l’indennizzo è automatico e non c’era assolutamente  bisogno di effettuare alcuna richiesta. L’Enel inoltre resasi conto che le richieste erano centinai di migliaia ha deciso di non pagare. E’ logica la domanda, dov’erano le associazioni di consumatori allorquando l’Enel non ha rispettato i patti stipulati con i propri utenti. Nessuna associazione ha manifestato il proprio sostegno contro tal e ignominia;  

Nessuno di loro ha proposto una class action per tutelare i cittadini italiani. Così come nessuno ora protesta per la vergogna di queste richieste economiche nella maggior parte dei casi illegittima per cifre e modalità e soprattutto nessuna associazione di consumatori ha evidenziato a livello nazionale che chi non rispetta le regole sancite nella carta dei servizi merita di essere eliminata dal libero mercato. Solo il Codacons Nazionale ha sostenuto questa impari battaglia presentando ricorso in Cassazione contro una delle prima sentenze del Tribunale di Marcianise che diede ragione all’Enel perché non era stato provato il danno. Ma che danno e danno!!! Trattasi di indennizzo automatico. La risposta è nota a tutti gli addetti ai lavori. Ora vi spiego il perché nessuna associazione ha detto nulla: Molte associazioni di consumatori infatti hanno sottoscritto con l’Enel ed altre grandi società convenzioni per diminuire le controversie; esse si svolgono in uffici interni alle grandi aziende che in pratica mortificano tutti i diritti dei consumatori. Ma non basta, i formatori dei conciliatori di tali questioni sono scelti tra i vertici delle associazioni di consumatori, e per tali cosi percepiscono lauti rimborsi spese. Chiedete quindi alla Federconsumatori Basilicata se tra di loro esistono queste figure di formatori.

Concludendo è facile individuare negli avvocati i colpevoli della vicenda, molto più difficile ammettere che se tutti avessero svolto con professionalità le loro funzioni, in particolare le associazioni dei consumatori certamente ora non assisteremo ad una simile vergogna.

Avv. Maurizio Gallicola

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