In questi giorni i possessori di carta libretto smart in scadenza a settembre ed ottobre sono stati vittime di “phishing” la truffa telematica volta ad ottenere i dati di accesso ai conti bancari. Tali utenti infatti stanno ricevendo una lettera in apparenza di poste italiane contenente l’indicazione del nuovo codice pin, accompagnato da un numero verde da contattare per confermare la procedura e consentire così la spedizione della nuova carta. Questa lettera riproduce alla perfezione le comunicazioni tipo che inviano le poste e gli altri istituti di credito ai clienti che hanno le carte in scadenza, ed il fatto che venga recapita proprio a coloro i quali hanno la carta in scadenza nel mese di settembre e ottobre convince ancora di più i malcapitati che la lettera sia di Poste Italiane. Pur non contattando il numero verde, il giorno seguente la consegna della lettera, il titolare riceve una telefonata sul cellulare da sedicenti operatori di Poste Italiane, i quali chiedono loro di riconoscere il codice della carta in scadenza per poterla disattivare e inviare la nuova. Impossessatosi del codice i malfattori si recano agli sportelli ATM con una carta clonata e prelevano i contanti dei risparmiatori. Sono già venuti allo studio quattro possessori di carta libretto smart per presentare reclamo, Poste Italiane però ha negato il ricorso, saranno pertanto effettuati i necessari ricorsi giudiziari od arbitrari per far valere le proprie ragioni anche dinanzi all’arbitro-bancario finanziario. State attenti a queste lettere che non sono state inviate da Poste Italiane, per qualsiasi cosa il Codacons è a vostra disposizione.
Si approfitta di tale occasione per avvisare che proprio tale tema, ovvero il Phishing, sarà trattato nell’articolo che inaugurerà la collaborazione fra lo Studio Legale Gallicola e il giornale Cronache di Caserta. Tale articolo sarà il primo di una rubrica che ha come scopo quello di avvertire i consumatori sui principali rischi e insidie che si nascondono nei rapporti B2C (Business to Consumer), per permettere a tutti di ottenere conoscenze del Codice del Consumo, nell’ottica di una tutela preventiva dei diritti del consumatore.